
ANIMALI VOTANO
È UN PAESE PIÙ GIUSTO PER TUTTI.

La grave crisi climatica, pandemica ed economica deriva anche dallo sfruttamento e maltrattamento degli animali. Inoltre, gli incendi, il caldo e la siccità senza precedenti hanno avuto gravissime conseguenze sulla fauna selvatica e sugli habitat. Gli effetti sono davanti agli occhi di chiunque voglia vedere. Oggi più che mai sono necessari atti importanti da parte del Parlamento e del Governo sia in sede nazionale che europea e internazionale.
La necessità del rispetto per gli animali assume ormai da tempo un ruolo centrale per gran parte dell’opinione pubblica, come testimoniano tutti i sondaggi. Pertanto, i temi della campagna elettorale, come sicurezza, lavoro, immigrazione, salute, spesa pubblica, scuola, ricerca, famiglia, legalità, devono avere una declinazione anche nella tutela degli animali.
La protezione degli animali è un valore in sé e porta un beneficio per tutti noi, per la nostra salute e quella del Pianeta. Un Paese più giusto per gli animali è un Paese più giusto per tutti.
È per questo che le associazioni animaliste nazionali e internazionali Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, CiWF Italia, ENPA, Essere Animali, Humane Society International /Europe, LAC, LAV, LEIDAA, LNDC Animal Protection, OIPA e Save the Dogs and Other Animals, nella propria autonomia associativa e trasversalità sui contenuti, chiedono ai partiti, ai candidati Premier, ai candidati al Parlamento l’impegno alla concreta attuazione del principio fondamentale costituzionale della tutela degli animali, della biodiversità, dell’ambiente e degli ecosistemi entrato in vigore il 9 marzo scorso, mediante la realizzazione dei seguenti punti programmatici per la prossima Legislatura.
- l'introduzione di sanzioni più efficaci nel Codice penale per il contrasto ai maltrattamenti e agli altri reati a danno degli animali e aumento del personale dedicato e formato nelle Forze di Polizia;
- la realizzazione e sostegno di strutture di accoglienza degli animali salvati, con un numero unico d’intervento;
- l'inserimento del riconoscimento degli animali nel Codice Civile come esseri senzienti e non più come cose;
- l'istituzione di un Garante nazionale dei diritti degli animali e di un Dipartimento presso la Presidenza del Consiglio che unifichi le competenze sugli animali ora divise tra i Ministeri della Salute, della Transizione Ecologica, delle Politiche Agricole, della Cultura;
- il sostegno in sede europea della proposta di nomina di un Commissario europeo per il benessere animale;
- il ripristino della centralità delle politiche di tutela dell’ambiente e della biodiversità nelle azioni del Ministero della Transizione Ecologica.
- la piena applicazione e rafforzamento della normativa sulla prevenzione del randagismo e incentivazione della sterilizzazione di cani e gatti anche di proprietà, promuovendo il possesso responsabile degli animali attraverso campagne informative a livello nazionale;
- la revisione della normativa che regolamenta il commercio di animali d’affezione che preveda il divieto di commercializzazione e pubblicizzazione sulla rete e l’inibizione della vendita negli esercizi commerciali;
- la promozione di adozioni consapevoli; sostegno al volontariato sul territorio;
- la riduzione dell’aliquota IVA su cibo per animali e prestazioni veterinarie, oggi soggetti a tassazione come “beni di lusso”, che aggrava le condizioni di difficoltà economica di chi ha accolto in casa degli animali come parte della famiglia;
- l'incremento delle attività di controllo sulle strutture pubbliche e private convenzionate con le pubbliche amministrazioni per la custodia degli animali randagi.
- l’abolizione della caccia;
- l’incremento delle aree protette, ricomprendendo in tali zone i siti della Rete Natura 2000;
- il pieno esercizio da parte dello Stato dei poteri in materia di tutela della fauna selvatica protetta e particolarmente protetta;
- la creazione di una efficace rete per il recupero della fauna in difficoltà e il potenziamento e la diffusione di Centri recupero animali selvatici;
- la prevenzione e repressione del bracconaggio, potenziando le sanzioni;
- la previsione di azioni esclusivamente non cruente per la gestione delle specie cosiddette “invasive”;
- l’attuazione dei divieti di importazione, detenzione e commercializzazione di animali esotici;
- l’introduzione di un divieto di importazione, esportazione e riesportazione di trofei di caccia ottenuti da animali appartenenti a specie protette a livello internazionale;
- il sostegno alle imprese dell’abbigliamento per la riconversione delle produzioni animali.
- l'attuazione della Legge-delega approvata dal Parlamento nel luglio scorso per il superamento dell’uso degli animali in circhi e spettacoli viaggianti;
- l'estensione ai delfinari;
- lo stop all’uso degli animali nelle feste locali, in zoo, acquari, palii, carrozzelle.
- una moratoria sull’apertura di nuovi allevamenti intensivi e sull’ampliamento di quelli esistenti anche con finalità di contrasto ai cambiamenti climatici e alla diffusione di zoonosi;
- la realizzazione, come nei Paesi Bassi, di un programma di riduzione degli animali allevati;
- il sostegno in sede europea della proposta legislativa della Commissione UE per l’eliminazione progressiva delle gabbie negli allevamenti in risposta all’iniziativa dei cittadini europei ‘End the Cage Age’;
- l'adozione anche a livello nazionale di misure che incentivino una transizione anticipata a sistemi di allevamento senza gabbie che garantiscano un efficace miglioramento delle condizioni di vita degli animali;
- l'attuazione dello stop previsto dalla Legge di delegazione europea alla triturazione dei pulcini;
- la promozione delle scelte alimentari vegetali e della riconversione della produzione alimentare verso prodotti a base vegetale, anche attraverso incentivi diretti e strumenti fiscali a supporto delle aziende che intraprendono la riconversione delle coltivazioni destinate alla produzione di mangime in coltivazioni per alimentazione umana;
- il sostegno alle iniziative in sede europea dirette all’introduzione di disposizioni volte a disciplinare modalità di cattura, allevamento, trasporto, detenzione e abbattimento più rispettose del benessere delle specie che non godono già di specifica protezione normativa;
- la disincentivazione e una migliore disciplina dei trasporti di animali attraverso previsioni utili alla risoluzione delle criticità denunciate dalle associazioni;
- la maggiore tutela degli animali allevati completando l’avvio del Sistema di Qualità Nazionale Benessere Animale, attraverso l’approvazione di standard adeguati e coerenti con il benessere animale per le singole specie allevate con la scelta di un’etichettatura trasparente per il consumatore su più livelli progressivi (di cui almeno due al coperto);
- l'introduzione dello stordimento preventivo obbligatorio in tutti i tipi di macellazioni come già deciso da altri Paesi europei.
- investimenti nella prevenzione delle malattie e nella ricerca scientifica “human based” con la destinazione del 50% dei fondi pubblici;
- il sostegno alla sperimentazione con metodi sostitutivi all’uso degli animali come primo passo verso una effettiva “libertà di ricerca”.
Inviare il modulo compilato e firmato a elezioni22@ancheglianimalivotano.it
Sarà cura delle suddette associazioni rendere pubbliche le risposte, anche solo parziali, o le mancate risposte in ordine ai punti programmatici sopra indicati che perverranno dai partiti, dai candidati Premier e da ogni candidato al Parlamento nel corso della campagna elettorale, al fine di consentire agli elettori la più corretta e trasparente informazione sugli impegni che su tali temi si assumono coloro che saranno chiamati a responsabilità di rappresentanza parlamentare e di Governo nazionale.
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